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Trovato nulla.

Antibiotici senza ricetta

Molte volte ci troviamo di fronte a malesseri che sappiamo possono essere curati facilmente con antibiotici, che abbiamo già a casa nel nostro kit del pronto soccorso o che sappiamo poter trovare facilmente in farmacia senza dover ricorrere a un medico, in quanto alcuni di questi non hanno bisogno di ricetta.

È sempre comunque opportuno prima di intraprendere il trattamento con degli antibiotici consultare, anche telefonicamente, con il proprio medico di base in modo da constatare se effettivamente sia necessario o utile far ricorso a questo tipo di prodotto.

In questo articolo troverai tutti i dati necessari per comprendere meglio cosa sono gli antibiotici e perché alcuni di questi sono di vendita libera.

Cosa sono gli antibiotici?

L’etimologia stessa della parola rivela il significato dietro: anti-bio ovvero contro la vita. Si tratta quindi di un micro organismo in grado di uccidere o evitare la riproduzione di un’altra forma vivente. Quest’ultima è quella che sta minacciando il nostro organismo e benessere.

Gli antibiotici sono quindi dei farmaci che possono agire in due modi differenti:

  • Uccidendo i batteri: antibiotici batteriostatici.
  • Evitando che i batteri si scindano e riproducano: antibiotici battericidi.

Come si può notare gli antibiotici sono in grado di combattere unicamente i batteri e non i virus, per cui nessuna infezione virale potrà essere trattata con questi.

Come agiscono gli antibiotici?

Non tutti gli antibiotici agiscono allo stesso modo, infatti oltre ad uccidere i batteri o a fare in modo che questi non riescano a riprodursi, vanno ad attaccare zone diverse del batterio:

  • Interferiscono con il metabolismo del batterio;
  • Interferiscono con la sintesi degli acidi nucleici del batterio;
  • Interferiscono sulla sintesi proteica;
  • Attaccano la membrana cellulare;
  • Attaccano la parete cellulare.

Un po’ di storia

Sebbene l’uso di sostanze per combattere le malattie e le infezioni ha un uso millenario, si può considerare che gli antibiotici come li conosciamo oggi fanno parte della medicina moderna, e più precisamente la loro comparsa inizia a fare capolino dopo che nel 1928 viene scoperta la penicillina.

Oggi giorno in commercio si possono trovare fino a 150 antibiotici differenti pensati per trattare in maniera mirata diversi tipi di infezione.

Come si classificano gli antibiotici?

Ci sono diversi modi di classificare gli antibiotici, il primo metodo di classificazione di cui abbiamo già parlato è il metodo di azione, inoltre i tipi di classificazione sono tanti altri, andiamo a conoscerli:

  • In base allo spettro d’azione

Questo può essere di tre categorie differenti: ampio, medio o ristretto. Se è a spettro ampio riesce a combattere un maggior numero di batteri, come i Gram positivi e quelli negativi. Se si tratta di un antibiotico a spettro medio invece riesce sì a combattere i batteri Gram positivi ma solo alcuni Gram negativi. Nell’ultima categoria troviamo gli antibiotici a spettro ristretto e questi possono unicamente contrastare o i batteri Gram negativi o quelli positivi.

  • In base all’origine

L’origine degli antibiotici può essere naturale oppure provenire dalla sintetizzazione in laboratorio.

  • In base alla resistenza batterica

Alcuni antibiotici possono creare un problema: se assunti troppo il nostro organismo diventa resistente ad essi e di conseguenza non sono più efficaci, per questo motivo alcuni di essi devono essere venduti per forza con ricetta medica. Quelli liberi invece sono antibiotici che non generano resistenza batterica.

Importanza della resistenza batterica

La resistenza batterica è un problema serio, che porta al paziente a non reagire in caso di cura. Gli antibiotici sono farmaci salva vita e resistere a questi significa mettere in grave pericolo la propria salute nel caso di non poter combattere un’infezione.

In questo caso gli antibiotici venduti senza ricetta vengono classificati come “access”, cui potenziale di indurre resistenza è molto basso. Tra questi troviamo allora tutti gli antibiotici di vendita libera: Amoxicillina, Aciclovir, Doxiciclina,Azitromicina, Metronidazolo, Augmentin, Zovirax, Ampicillina, Tetraciclina, Bactrim, ecc..

Gli antibiotici watch sono quelli che devono essere monitorati più da vicino in quanto hanno un potenziale maggiore di creare resistenza batterica, e per questo devono essere ridotti al massimo potendo essere prescritti unicamente dal medico. Tra questi antibiotici troviamo Ciprofloxacina, usata per combattere le infezioni da streptococco oppure viene in aiuto in caso di cistite.

L’ultima categoria è quella di antibiotici “reserve”, ovvero quelli di riserva, che vengono solo utilizzati in caso di assoluto bisogno e sono l’ultima risorsa in caso di necessità in quanto la loro resistenza batterica è molto alta. Sottinteso sta che questi non possono essere acquistati in farmacia senza ricetta. La colistina è un esempio di questo tipo di antibiotici.

Quando usare gli antibiotici?

Per usare correttamente gli antibiotici senza ricetta è necessario capire quando questi possono tornare utili e quando invece no. Prendere un antibiotico quando questo non è necessario o non ha nessuna funzionalità non può che essere dannoso per il nostro organismo.

Gli antibiotici sono utili in caso di:

  • Infezione urinaria;
  • Streptococco;
  • Otiti acute;
  • Sepsi;
  • Meningite;
  • Polmoniti.

Un errore comune è quello di utilizzare gli antibiotici in caso di raffreddore, influenza, faringo tonsilliti o gastroenteriti. Queste malattie nella maggior parte dei casi sono dovute a virus per cui gli antibiotici non avrebbero alcun tipo di efficacia su di essi.

Bisogna anche aggiungere che l’assunzione di antibiotici non ha nemmeno un ruolo preventivo per le possibili future infezioni da batteri, per cui il suo utilizzo come prevenzione senza ricetta è sconsigliato. Questi non dovrebbero essere presi se non nel caso di un’infezione batterica in atto o come profilassi in caso di essere stati a contatto con un soggetto che ha contratto meningite, in caso di avere delle valvole cardiache prima di procedure chirurgiche o odontologiche.

Forme in cui possiamo trovare gli antibiotici

Quando si parla di antibiotici più comunemente si pensa a delle pastiglie o dei blister che si assumono per via orale e mandandole giù con un bel bicchiere d’acqua. Nonostante ciò gli antibiotici si possono trovare in diverse forme a seconda dell’utilizzo che gli venga dato.

  • Pastiglie o capsule: questo è il modo di assunzione più comune degli antibiotici. Alcuni di questi devono essere assunti a stomaco pieno, mentre altri a stomaco vuoto sono più efficaci. Basta leggere il foglio illustrativo o consultare un medico per togliersi tutti i dubbi a riguardo. Alcuni antibiotici infatti possono provocare nausee e peso gastrico e per questo motivo è necessario avere qualcosa nello stomaco. Se lo stomaco è pieno di cibo l’assorbimento verrà ritardato.
  • Crema, lozioni, spray: questi devono essere applicati in maniera topica. Si raccomanda lasciare assorbire la sostanza e lavarsi molto attentamente le mani in modo che non rimangano residui di antibiotico su di esse.
  • Iniezioni: un antibiotico può anche essere iniettato in vena, soprattutto quando si vuole che l’effetto sia ancora più veloce. Questo metodo viene utilizzato quando le infezioni sono più serie e preoccupanti.

Dosaggio

Un passo fondamentale nella corretta assunzione degli antibiotici è il suo dosaggio. Bisogna attenersi alle indicazioni prescritte dal medico o in mancanza di queste alle indicazioni che si trovano sul foglietto illustrativo.

Finire il trattamento completo è necessario per poter disfarsi completamente dell’infezione, perdere una dosi di antibiotico potrebbe diventare un problema, quindi assumerla non appena possibile se si è dimenticati. Si consiglia di mettere un allarme e portare sempre con sé l’antibiotico in modo che le dimenticanze non succedano.

Prendere due dosi allo stesso momento non è mai consigliato, nonostante ciò non ci dovrebbero essere conseguenze gravi anche se è possibile andare incontro a effetti indesiderati.

Effetti collaterali

Non tutti reagiscono bene agli anti biotici, per alcuni infatti la sostanza potrebbe avere effetti collaterali. Per ogni antibiotico è necessario consultare il foglio illustrativo e in caso di effetti collaterali molto forti interrompere immediatamente la somministrazione e consultare un medico. Ecco allora quali sono gli effetti indesiderati più comuni che si hanno con l’assunzione degli antibiotici:

  • Nausee;
  • Vomito;
  • Diarrea;
  • Capogiri;
  • Mal di testa;
  • Nelle donne si possono presentare anche infezioni vaginali da lieviti come la candidosi.

Conclusione

Vale per tutti i medicinali, ma anche gli antibiotici devono essere conservati in luoghi bui e freschi. Questo aiuta a mantenerli in maniera integra per la durata del trattamento. Non assumere mai un antibiotico scaduto in quanto questo potrebbe avere già perso le sue potenzialità e quindi non risultare efficace.

Ricordati sempre di assumere gli antibiotici in maniera corretta e anche se sono senza ricetta dovresti informare il tuo medico curante. Leggi sempre il foglio illustrativo e non mescolare diversi tipi di antibiotici senza la corretta supervisione medica. In caso di effetti collaterali sospendere immediatamente la somministrazione e consultare il medico.

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